La parata dai 6m: tecnica, tattica e proposte operative

Presupposto imprescindibile della parata dai 6m è la corretta posizione del busto rispetto al braccio di tiro. Premesso infatti che il portiere ha il compito, in questo fondamentale, di chiudere il più possibile lo specchio della porta, è necessario allenare la capacità di percepire correttamente il proprio corpo nello spazio, al fine di poterlo utilizzare come autentica “barriera” da frapporre tra la palla e la rete. Spesso i giovani portieri tendono a sottovalutare questo aspetto, preoccupati più della tecnica di esecuzione della parata che della sua reale efficacia. Tuttavia è evidente che, per un tiratore, la parte più “ingombrante” del portiere risulta essere proprio il busto, molto più delle braccia e delle gambe, le quali, da sole, non consentono certo una copertura ottimale.

Questa precisazione è d’obbligo, e deve sempre essere collocata alla base di qualsiasi valutazione dell’operato del portiere nella situazione di tiro dai 6m. Più nel dettaglio, resta sempre valida la cosiddetta regola della bisettrice – per la quale rimando ad un mio precedente articolo (http://handballsquare.it/tecnica-e-tattica-di-parata-sul-tiro-del-terzino-dopo-un-uno-contro-uno-verso-lesterno/) –, ovvero l’idea che il portiere debba sempre posizionarsi con il busto “a schermo” rispetto al braccio di tiro, facendo attenzione a non forzare l’apertura o la chiusura. Il tutto a partire dall’ovvia considerazione che si debba occupare una posizione avanzata rispetto alla linea di porta per guadagnare efficacia in copertura. Quanto avanzata, è lecito chiedersi? Su questo aspetto non esistono regole assolute: io, personalmente, sono favorevole all’aggressività, ma è bene rispettare anche la soggettività dell’atleta, compatibilmente con le sue caratteristiche fisiche.

Ciò stabilito, possiamo soffermarci brevemente sugli aspetti tecnici e tattici. Per semplicità, distinguiamo due tipologie di parata:

 

  • gamba-mano: gesto rapido, ottimale per contrastare contropiedi, penetrazioni, rigori e tiri da pivot (per la tecnica di esecuzione vedi Video 1);
  • pelle d’orso: più complessa da eseguire, richiede grandi doti atletiche e acrobatiche; adatta soprattutto contro penetrazioni e pivot; in contropiede rischia di essere controproducente perché ha tempi di esecuzione maggiori del gamba-mano; sconsigliabile, per le stesse ragioni, su rigore (per la tecnica di esecuzione vedi Video 2).

 

Video 1

 

Video 2

Va detto, a scanso di equivoci, che non tutti i portieri sono in grado di eseguire in modo ottimale la pelle d’orso, gesto tecnico, come detto, particolarmente complesso. Ciò non toglie, tuttavia, che essa possa essere allenata in ogni caso e “personalizzata” in base alle caratteristiche fisiche dell’atleta, al fine di raggiungere un soddisfacente equilibrio tra tecnica e velocità di esecuzione.

Per quanto concerne nello specifico il gamba-mano, l’aspetto principale da correggere è il movimento delle braccia, che non deve mai essere “a remata”. In altre parole, le braccia partono sempre alte e si abbassano al momento della parata. In caso contrario – la remata, per l’appunto, ovvero il movimento di caricamento della parata che ricorda il gesto della doppia bracciata del nuotatore –, il movimento risulterà lento, goffo e facilmente gestibile dal tiratore.

Infine occorre soffermarsi su un dettaglio solo apparentemente secondario. Nell’esecuzione del gamba-mano è fondamentale che il portiere spinga verso l’alto con il piede d’appoggio e guadagni centimetri per meglio contrastare il tiro. Non si tratta, si badi, di saltare incontro al tiratore – dal momento che, è bene precisarlo, la parata non si esegue in avanzamento, bensì dopo avere guadagnato una corretta posizione avanzata –; si tratta, molto più semplicemente, di aggredire il tiratore, e in quest’ottica sono sufficienti pochi centimetri (anche senza staccare materialmente il piede da terra) se il timing della parata è corretto.

 

Proposte operative

 

1) Portiere (d’ora in poi P) posizionato di fronte e lateralmente rispetto ad un ostacolo esegue ripetuti scavalcamenti con rotazione della gamba.

2) P sulla linea di porta, mani sulla traversa, esegue ripetuti slanci con le gambe.

3) Davanti a P sono posizionati due birilli, uno da un lato a mezzo metro dalla linea di porta e a mezzo metro dal palo; l’altro più avanzato, a mezzo metro dall’altro palo. P tocca il palo dal lato del birillo più lontano e para un tiro sul lato opposto; quindi esegue due gamba-mano a vuoto scavalcando i due birilli, e infine para il tiro dell’allenatore (d’ora in poi A) con un terzo gamba-mano.

4) P all’altezza di un palo; di fianco a lui due birilli accostati. P scavalca i birilli e subito esegue un gamba-mano per parare il tiro di A.

5) Un allenatore sui 7m (A2), un altro allenatore (A1) sui 6m, P sui 4m. A2 indica una direzione; P esegue un gamba-mano a vuoto dal lato indicato da A2 e subito para con un secondo gamba-mano dalla parte opposta il tiro di A1.

6) P sui 4m in equilibrio su un piede, A immobile davanti a lui. Quando A carica il tiro, P spinge con il piede d’appoggio e para con un gamba-mano un tiro da quello stesso lato.

7) P a 2m dalla linea di porta, in equilibrio su un piede; A davanti a lui con la palla in mano. A si sposta a semicirconferenza davanti a P che segue il movimento sempre in appoggio su un piede; quando A tira, P para con un gamba-mano dal lato opposto al piede d’appoggio.

8) P spalle alla porta, A sui 4m in piedi su una panca. Al segnale di A, P si gira ed esegue un gamba-mano per parare il tiro di A (il quale lascia intendere la direzione: braccio alto = tiro sx; braccio largo = tiro dx).

9) P su una panca a circa 2m dalla linea di porta; A appena dentro l’area. P salta giù dalla panca e subito para con un gamba-mano il tiro di A (che, come sopra, lascia intendere la direzione).

10) Come l’esercizio precedente, solo che P in questo caso para in pelle d’orso.

Questo il link per vedere il video con l’esecuzione materiale degli esercizi proposti: https://www.youtube.com/watch?v=C_IoZd98UW0