Se ci chiedessimo quali sono i problemi principali di un allenatore, probabilmente ci troveremmo concordi nel dire che tra questi c’è sicuramente il proporre allenamenti stimolanti ed adeguati agli atleti a cui ci rivolgiamo. Ormai viviamo con l’orologio in mano e spesso, per ovviare alla mancanza di tempo, usiamo i supporti multimediali (computer, tablet e telefoni) per raggiungere filmati e articoli sugli argomenti che ci interessano rischiando però, in questo modo, di utilizzare tali supporti come una sorta di protesi del cervello; infatti, frequentemente, ci dimentichiamo che queste “autostrade informatiche” sono meravigliose se messe in mano ad un “utente evoluto”, ma possiedono un lato oscuro, hanno un tempo di esposizione che è diverso dal tempo di apprendimento e sedimentazione dell’utilizzatore e portano a dimenticare che INFORMARSI E’ PROFONDAMENTE DIVERSO DAL FORMARSI.
Quante volte abbiamo visto proporre o proposto a nostra volta un esercizio troppo facile o troppo difficile?
Come faccio ad adeguare tale esercizio ed inserirlo all’interno di una progressione metodologica?
Riesco sempre ad individuare gli obiettivi del mio esercizio o faccio semplicemente copia e incolla?
Quali sono le variabili che posso utilizzare per semplificare o evolvere il mio lavoro?
Tra tutto il materiale che ho dove vado ad archiviare ciò che ritengo utile e come faccio a renderlo immediatamente “rintracciabile”?
Per rispondere a queste domande ritengo che occorra fare chiarezza su alcuni aspetti fondamentali:
- Come valuto e classifico ciò che mi viene proposto?
- Come si costruisce una progressione metodologica?
- Come lo archivio?
LA VALUTAZIONE
Si consideri che ogni situazione d’allenamento deve permettere di risolvere uno o più problemi tecnico tattici e impegnare i giocatori a livello fisico e mentale. Di conseguenza, per ogni esercizio
proposto, converrebbe indicare il livello di sollecitazione.
Lo schema che io utilizzo è il seguente:
ASPETTO TATTICO XX
ASPETTO TECNICO X
ASPETTO FISICO X
ASPETTO MENTALE XXX
NB: per ogni tema il numero di “X” indica il livello di sollecitazione, da 0 ovvero “per nulla stimolato”, a 3 “estremamente stimolato”.
Al fine di poter comprendere bene come è valutata la dimensione del livello di sollecitazione, è importante precisare cosa sta sotto al concetto di tecnica, tattica, aspetto fisico e mentale.
ASPETTO TATTICO
Si riferisce alla comprensione dei problemi e alla capacità di risolverli grazie a una buona acquisizione e a un buon trattamento delle informazioni
ASPETTO TECNICO
Controllo degli elementi tecnici offensivi e difensivi (passaggio, tiro, palleggio, cambio di direzione, contrasto, intercetto……) che occorrono nella risoluzione dei problemi tattici
ASPETTO FISICO
Utilizzo delle qualità di resistenza, forza e velocità
ASPETTO MENTALE
Si riferisce alla concentrazione, alla volontà di progredire, di vincere, di superare la fatica fisica e gli eventuali fallimenti
Gli obiettivi presenti per ogni situazione potranno essere modificati secondo le intenzioni tattiche che l’allenatore vorrà cercare di sviluppare
Così, per esempio, un gioco inizialmente predisposto per un miglioramento dell’attacco si può orientare verso un lavoro difensivo secondo le consegne date e le regole messe in pratica
Nella mia esperienza ho trovato molto utile analizzare i singoli esercizi da inserire all’interno delle mie progressioni ed allenamenti con la classificazione utilizzata dalla rivista “Approche du handball” pubblicata dalla scuola francese per allenatori che è solita descrivere ogni esercizio utilizzando i seguenti riferimenti
- Obiettivo
- Materiale occorrente
- Disposizione
- Funzionamento
- Comportamenti attesi
- Varianti
In questo modo posso immediatamente valutare se l’esercizio è utile ed adeguato al mie esigenze, inoltre posso, come vedremo in seguito, catalogarlo all’interno di una progressione o del mio archivio.
PROGRESSIONE METODOLOGICA
In tutti i testi si ritrova che una progressione deve partire dal facile per arrivare al difficile e nello stesso modo deve iniziare con le situazioni più frequenti per arrivare a quelle più rare.
Ogni giocatore si trova a gestire durante una esercitazione le seguenti variabili:
- Palla
- spazio
- Avversario
- Compagno
- Tempo
ed è proprio su questi elementi che possiamo intervenire per rendere metodico il nostro lavoro e “cucire addosso” ai nostri atleti le esercitazioni.
Per ognuno di questi aspetti possiamo poi pensare a delle varianti, che per comodità ho cercato di sintetizzare in questo modo:
PALLA
- Dimensioni (piccola/grande)
- Quantità (singola/multipla)
- Forma (sferica/ovale)
- Materiale (morbida/dura)
- Velocità (ferma/in movimento)
SPAZIO
- Ampiezza (largo/stretto)
- Direzione(avanti/dietro/destra/sinistra)
- Verso (lateralità/bilateralità)
- Velocità (statico/in movimento)
- Distanza (lontano/vicino)
COMPAGNO
- Quantità (uno/più di uno)
- Velocità (fermo/in movimento)
- Distanza (lontano/vicino)
- Posizione(di fronte/di fianco/dietro)
AVVERSARIO
- Quantità (rapporto attaccanti/difensori, come indicato nel quaderno tecnico di primo livello)
- Superiorità
- Parità con handicap
- Parità
- Superiorità
- Posizione
- Dietro
- Di fianco
- Di fronte
- Capacità
- senza uso delle mani
- Mani impegnate
- In ritardo
- Da posizione scomoda
- Libero
TEMPO
- Libero
- Limitato
Utilizzando questi parametri possiamo prendere un singolo elemento tecnico e costruire rapidamente una mini progressione (ad esempio passare una palla piccola raccolta da dentro un contenitore ad un compagno posto di fronte a circa 3m può essere considerata la situazione più semplice da proporre ai bambini, se lo stesso passaggio lo effettuo ad una maggiore distanza aumenta di difficoltà, così come se il ricevitore è posto di fianco o se i due compagni si spostano avanzando ed indietreggiando, o ancora se chiedo di fare il massimo numero di passaggi in un dato tempo).
ARCHIVIAZIONE
Non esistono regole universali per organizzare un archivio documentale. Tale organizzazione, infatti, potrebbe essere definita come l’impronta digitale di ciascuna persona. L’archivio deve rispondere a esigenze specifiche, affinché possa essere pienamente funzionale e rappresentativo di un’organizzazione.
Esistono, però, alcune buone prassi da seguire per la creazione e per la gestione degli archivi documentali, siano essi cartacei o digitali.
Organizzare spazi adeguati – Qualora i documenti fossero cartacei, le buone prassi dovrebbero essere applicate anche alla scelta e alla preparazione degli spazi destinati ad archivio.
Procurarsi il materiale necessario, computer o raccoglitori con fincature ed etichette se si tratta di archivio cartaceo
Analizzare come vogliamo ricercare per sapere come archiviare – Lo scopo principale dell’organizzazione di un archivio è quello di fornire uno strumento affidabile nel lungo periodo per la ricerca documentale. Per questo sarà importante analizzare la tipologia di ricerca che andrete a effettuare, per individuare gli elementi fondamentali di ogni documento e le logiche di archiviazione.
Partendo da questi capisaldi alcuni anni fa (1998) insieme a Domenico Tassinari (si, quando si parla di formazione legata alla pallamano il Tasso è sempre un passo avanti a tutti) e ad Omar Valenti (programmatore geniale) creammo il programma di archiviazione “Gestall” che permetteva di archiviare esercizi ed allenamenti con tanto di classificazione, descrizione, disegno e, nella versione beta, anche il filmato. Da questo programma io ancora oggi ho tenuto lo scheletro di archiviazione che avevamo definito e che vi riporto di seguito:
- capacità coordinative
- generali
- apprendimento motorio
- controllo motorio
- adattamento e trasformazione
- speciali
- equilibrio
- combinazione motoria
- orientamento
- differenziazione spazio
- differenziazione dinamica
- anticipazione
- fantasia motoria
- generali
- capacità condizionali
- velocità
- generale
- rapidità
- di azione
- di reazione
- velocità
- gestuale
- di corsa
- rapidità
- specifica
- attacco
- difesa
- misto
- generale
- forza
- generale
- relativa
- fondamentale
- veloce
- esplosiva
- resistente
- specifica
- di salto
- di tiro
- di contrasto
- combinati
- generale
- resistenza
- generale
- organica
- di breve periodo
- di medio periodo
- di lungo periodo
- distrettuale
- alla velocità
- alla forza
- organica
- specifica
- di attacco
- con esercizi di tecnica
- con esercizi di situazione
- di difesa
- con esercizi di tecnica
- con esercizi di situazione
- combinati
- con esercizi di tecnica
- con esercizi di situazione
- di attacco
- generale
- mobilità
- coxo femorale
- scapolo omerale
- rachide
- polso
- caviglia
- velocità
- tecnica
- attacco
- con palla
- sensibiliz. controllo palla
- presa
- ricezione
- palleggio
- passaggio
- sul posto
- a coppie
- a gruppi
- cambio di posto
- in corsa
- a coppie
- a gruppi
- speciale
- sul posto
- tiro
- in appoggio
- in elevazione
- in caduta
- speciali
- dai ruoli
- ala
- centrale
- terzino
- pivot
- precisione nel tiro
- cambio di direzione
- penetrazione
- a coppie
- a gruppi
- senza palla
- spostamento
- traiettoria
- semplice
- complessa
- cambio di direzione
- con palla
- difesa
- della zona
- atteggiamenti difensivi
- spostamenti
- della palla
- intercettare
- sottrarre
- stoppare
- copertura
- sull’uomo
- con palla
- senza palla
- della zona
- attacco
- tattica
- attacco
- individuale
- penetrazione
- finte
- di corpo
- di passaggio
- di tiro
- smarcamento
- cambi di ritmo
- uno contro uno
- per tirare
- continuità di gioco
- di gruppo
- attacco parallelo
- blocco
- velo
- incrocio
- taglio/inserimento
- cambio di posizione
- di squadra
- prima fase/contropiede
- allenamento tecnico
- giocatore
- portiere
- diretto
- indiretto
- allenamento tecnico
- seconda fase/attacco rapido
- a 2 ondate
- a 3 ondate
- gioco veloce
- terza fase/riorganizzazione
- quarta fase attacco organizzato
- fondamentale
- attacco 3-3
- gioco di posizione
- cambi di posto
- attacco 4-2
- gioco di posizione
- cambi di posto
- gioco di posizione
- gioco di trasformazione
- attacco 3-3
- sistematico
- alla 6-0
- alla 3-2-1
- alla 5-1
- alla 4-2
- alla 3-3
- al pressing
- alla 5+1
- alla 4+2
- alla 4-1-1
- superiorità
- 7 giocatori di campo
- Uomo in più
- inferiorità
- situazione da tiro franco
- fondamentale
- prima fase/contropiede
- individuale
- difesa
- individuale
- sottrazione della palla
- finte difensive
- marcatura a uomo
- cambio avversario
- taglia fuori
- di gruppo / collaborazioni
- della zona
- copertura
- anticipo
- della palla
- intercettamento
- muro
- collaborazione con portiere
- dell’uomo
- scambio di avversario
- su taglio/inserimento
- su incrocio
- su blocco
- chiusura
- consegna
- scambio di avversario
- della zona
- di squadra
- prima fase/ripiegamento
- seconda fase/uomo-zona temporanea
- riorganizzazione
- quarta fase difesa organizzata
- 6-0
- 3-2-1
- 5-1
- 4-2
- 1-5
- 3-3
- pressing
- 5+1
- 4+2
- 4-1-1
- superiorità
- inferiorità
- 5-0
- 4-1
- individuale
- attacco
- ruoli
- attacco
- ala
- tecnica
- tiro
- lavoro specifico
- terzino
- tecnica
- tiro
- lavoro specifico
- centrale
- tecnica
- tiro
- lavoro specifico
- pivot
- tecnica
- tiro
- lavoro specifico
- collaborazioni tra i ruoli
- ala
- difesa
- esterno
- mediano
- interno
- centro dietro
- centro avanti
- attacco
- portiere
- lavoro condizionale
- resistenza aerobica
- velocità
- di reazione
- di spostamento
- Catena delle azioni
- Dissociazione segmentaria
- Forza velocità di gambe
- Flessibilità
- Forza arti superiori
- Qualità tecniche
- Spostamenti nella porta
- La pre-parata
- meccanismi di parata
- alta
- a mezza altezza
- bassa
- Dai ruoli
- parate da terzino/centrale
- parata dall’ala
- parate da pivot
- parate in contropiede
- parate su rigore
- lancio in contropiede
- tattica
- osservazione del tiratore
- invitare il tiratore
- collaborazioni con difensori
- lavoro condizionale
Naturalmente tutto ciò che viene proposto in questo articolo non deve essere considerato come qualcosa di assoluto, ma solo un modo di vedere, figlio degli oltre 25 anni di esperienza da allenatore.
Vi posso fare una confessione? Ho un sogno: che in un futuro non troppo lontano possa nascere una piattaforma comune in cui gli allenatori, con un semplicissimo trascinamento da una fonte all’altra, possano scambiarsi esercizi e contenuti su supporti multimediali, insomma una evoluzione di “gestall” versione 2018. Che ne dite ci proviamo?
Allenatore di terzo livello alla continua ricerca di nuove fonti documentali per allargare le proprie conoscenze, innamorato della pallamano e convinto che solo attraverso la condivisione si possa ottenere quella famosa crescita di cui tanto si parla.
Organizzatore dei Clinic per allenatori tenutisi a Casalgrande e Nonantola con relatori Domenico Tassinari, Riccardo Trillini, Ernani Savini e Fabrizio Ghedin.
Creatore insieme a Omar Valenti della ditta Intertech Italia e a Domenico Tassinari del programma informatico Gestall per la catalogazione e la gestione degli allenamenti.
Ha allenato Carpi, Secchia, Spallanzani Casalgrande sia maschile che femminile, ma certamente ha legato la propria carriera al Rapid Nonantola con il quale collabora tuttora.