La parata alta dai 9m: proposte operative

Della parata alta sui tiri dai 9m mi sono occupato in un precedente articolo (http://handballsquare.it/la-parata-alta-dai-9m-a-una-o-a-due-mani/): ad esso pertanto rimando per un approfondimento degli aspetti tecnico-tattici che intendo richiamare in questa sede. Per questioni di semplicità espositiva, mi limito a riprendere solo due concetti fondamentali:

 

  • è preferibile parare ad una mano con palla lontana dal corpo (tiri dalla zona centrale);
  • è preferibile parare a due mani in condizioni di rlc (“regime di linea curva”) o quando si va in lettura/anticipo.

 

Ciò stabilito, credo sia utile integrare la precedente trattazione con alcune proposte operative. Qui di seguito ne elenco dieci, suddivisibili in due tipologie, a seconda che l’obiettivo dell’allenamento sia migliorare la spinta (parata ad una mano) o individuare la corretta posizione per fronteggiare a due mani i tiri in rlc. Per agevolare la comprensione delle finalità degli esercizi, ho aggiunto alcuni semplici chiarimenti. In conclusione troverete inoltre una serie di clip video con l’esecuzione degli esercizi da parte di due ragazzi – rispettivamente classe 2002 e 2003 – che seguo abitualmente nel mio club (Pallamano Modena).

 

Esercizi

 

  1. Portiere (d’ora in poi P) in equilibrio sul piede opposto alla direzione di parata, posizionato all’esterno rispetto a un palo e a una coppia di cinesini disposti in linea e distanti circa mezzo metro l’uno dall’altro; P esegue due salti a un piede, mantenendo la posizione fondamentale; quindi para alto sul palo opposto (il tutto senza mai appoggiare il piede sollevato).
  • Obiettivo: allenare la spinta per parare a una mano, con palla lontana dal corpo. Prestare attenzione a un dettaglio spesso trascurato: se P si ritrova in anticipo rispetto alla palla, non deve flettere il braccio e cercare di impattare con la mano (movimento goffo e poco preciso), bensì dare continuità al movimento di estensione e parare con braccio, avambraccio o spalla.
  1. P in equilibrio sul piede opposto alla direzione di parata, posizionato dentro lo specchio della porta, a una trentina di cm da un palo; allenatore (d’ora in poi A) fermo sui 6/7 metri con una palla; quando A inizia il movimento di tiro, P carica e va a parare alto sul palo lontano.
  • Stessi obiettivi dell’esercizio 1.
  1. P in porta, a una trentina di cm da un palo; accosciata + spinta di parata sul palo opposto.
  • Obiettivo: allenare la forza e la spinta.
  1. P legato a un palo con un elastico; partenza da seduto; tiro alto sopra la testa + tiro alto sul palo lontano.
  • Obiettivo: allenare la forza e la spinta; migliorare la rapidità delle braccia e la precisione nell’impatto con la palla.
  1. P seduto al centro della porta; A sui 4 metri con due palle; A tira le due palle vicino alla figura di P che para col solo movimento delle braccia; dopodiché un secondo allenatore (A2) posizionato sui 6m esegue due tiri alti (uno a destra e uno a sinistra).
  • Obiettivo: migliorare spinta, rapidità e precisione delle braccia nell’impatto con la palla; per quanto concerne i tiri dai 6m, fare in modo che P possa leggere la direzione del primo tiro in base alla posizione del braccio (ovvero: braccio alto = tiro sx; braccio largo = tiro dx).
  1. P in rlc, girato di schiena; salto 180° e parata alta a due mani (A, a sua volta in rlc, effettua il tiro da sopra un panchetto).
  • Obiettivo: trovare la corretta posizione dei piedi rispetto al braccio del tiratore (posizione a schermo). Un errore frequente consiste nell’inseguire la linea di porta: bisogna, cioè, che il movimento di parata avvenga in diagonale rispetto alla linea di porta, in modo da chiudere l’angolo di tiro.
  1. P parte all’altezza di un palo; capriola + parata alta a due mani in rlc dal lato opposto (A, a sua volta in rlc, effettua il tiro da sopra un panchetto).
  • Stessi obiettivi dell’esercizio precedente.
  1. A e A2 in rlc dx e sx, entrambi con una palla; P al centro della porta; ad un tratto, uno tra A e A2 palleggia e tira alto; P deve guadagnare rapidamente la corretta posizione ed eseguire la parata a due mani.
  • Obiettivo: come sopra. La difficoltà ovviamente è maggiore, perché P non sa da quale parte arriverà il tiro.
  1. Formare un muro sui 7m con un materassone; A esce dal muro a dx o sx e tira alto (senza incrociare); P vede A uscire da un lato e va a parare a due mani.
  • Obiettivo: allenare la lettura della situazione di gioco e la conseguente capacità di anticipo. Ovviamente, A non deve fare uscire solo l’avambraccio e tirare il più velocemente possibile (in tal caso alleneremmo i riflessi e la reattività, non la capacità di anticipo); al contrario, A deve uscire completamente dal materassone e solo a quel punto scagliare il tiro.
  1. P seduto all’altezza di un palo; al segnale di A, P si alza e va a parare a una mano sul palo lontano; subito dopo, in rapida sequenza, A2 esegue un tiro in rlc e P para a due mani.
  • Obiettivo: passare rapidamente da una situazione di parata a una mano (tiro lontano dal corpo) ad una di parata a due mani (tiro vicino al corpo).

 

Questo il link al video delle esercitazioni: https://www.youtube.com/watch?v=CvIth7xCGXU